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Turismo montano. Nel Crotonese è possibile?


Si intitola "Sila tra arte, cultura artigianato, ambiente e territorio" ed è un pacchetto turistico con il quale il Parco nazionale della Sila" intende intervenire per promuovere il proprio territorio, attraendo il maggior numero possibile di turisti. A coordinare negli scorsi giorni la presentazione del progetto a Lorica, nella sede della riserva naturalistica Giuseppe Pipicelli, promoter di Cotronei da anni impegnato nella promozione dell'Altopiano silano. Si tratta, come spiega lo stesso Pipicelli, di "un programma che unisce tutta la Sila, con le sue bellezze paesaggistiche, naturali e culturali nato per promuovere il territorio partendo dalle sue peculiarità. Un percorso - ha aggiunto Pipicelli - che ha prodotto un lavoro sul territorio, incontri, workshop, ma anche sinergie, forze e buona volontà che ha dato vita a Sila in Tour. Ad evidenziare le peculiarità e le potenzialità della Sila anche Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale di Studi Gioacchimiti con sede a San Giovanni in Fiore secondo cui il turismo silano potrà essere volano economico principalmente se si sapranno creare delle sinergie fra soggetti diversi, ma accomunati da medesime finalità. A portare all'incontro il saluto della Riserva naturalistica Barbara Carrelli, responsabile per della comunicazione e del marketing dello stesso Parco nazionale. "È necessario - ha sottolineato - sottolineare l'importanza di essere un'area protetta per la Calabria. Il nostro territorio racchiude è tutela il paesaggio e la biodiversità, ma valorizza anche storia e tradizioni, arte e cultura custoditi nei nostri borghi e tale equilibrio può e deve rappresentare realmente un'opportunità". Per quanto riguarda la Sila crotonese che somma ai numerosi ettari perimetrali nel Parco bellezze stupefacenti nonostante le numerose violenze prodotte nei decenni dall'abusivismo, la principale necessità è quella di una maggiore presenza dello Stato, non solo a Palumbo Sila, "capitale crotonese del turismo montano" dove gli impianti sciistici sono proprietà di alcuni privati che, nonostante la buona volontà, non sempre sono economicamente nelle condizioni di gestire al meglio ciò che con fatica sono riusciti a produrre negli anni; ma principalmente nella Sila policastrese. In questo periodo di neve abbondante che già da sola potrebbe essere una attrazione, Villaggio Principe che solo negli ultimi lustri è stato raggiunto dalla corrente elettrica necessità principalmente di viabilità con le strade provinciali lasciate senza asfalto e piene di buche e quella viabilità di alta quota che lo collegherebbe in un baleno a Taverna e villaggio Mancuso i cui lavori approvati e finanziati dallo stesso Parco languono e sono ben lontani dal proprio completamento.

Francesco Rizza

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