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Tagli boschivi. San Giovanni in Fiore fa asta sul mepa per contrastare la ndrangheta.




Un chiaro segnale contro i tentativi della 'ndrangheta di controllare il mercato del legname dei boschi di San Giovanni in Fiore, già sottoposti ad alcune indagini da parte della Magistratura. È con questa finalità che Rosaria Succurro, sindaco della città silana, avendo consultato gli uffici comunali ha indetto sul mepa un'asta pubblica per un lotto legnoso del bosco "Zarella", di proprietà comunale. "L'asta pubblica - spiega la Sindaco - si terrà con il metodo delle offerte in aumento sul prezzo a base d'asta. La vendita a rialzo avverrà a corpo, con Il prezzo iniziale di 111.902,50 euro, oltre all'iva se dovuta. Il termine di scadenza del bando è fissato a mezzogiorno del prossimo 25 febbraio". Nella propria nota stampa, la sindaco Succurro aggiunge che il Municipio sangiovannese ha già chiesto "che del l'aggiudicazione si occupino anche i Carabinieri forestali, la Guardia di Finanza e la Legambiente, in modo da garantire la presenza dello Stato e di esperti qualificati. La nostra Amministrazione - aggiunge - si è posta il problema di contrastare le alterazioni nel mercato del legname, non di rado legate alla prepotenza di organizzazioni criminali. Con le vendite all'asta che proseguiranno - aggiunge Rosaria Succurro - imponiamo legalità e trasparenza, peraltro con il preciso obiettivo di risanare le le foreste della nostra area e le casse del Comune". Un'altra battaglia in favore della legalità che la Sindaco di San Giovanni in Fiore intende mettere in campo è quella relativa alla richiesta di un presidio della Polizia di Stato nel maggiore comune per numero di abitanti dell'Altopiano silano.

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