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Sequestri della Dia fiorentina al petilino Saporito.




Avrebbero esportato un bel po' di 'ndrangata dalle province di Catanzaro e di Crotone in Toscana dove, nel Senese, erano la "longa manus" dei Grandi Aracri. Sono due imprenditori agricoli, Edo Comiso di 57 anni e Francesco Saporito di 79 anni; quest' ultimo originario di Petilia Policastro. Ai due la Dia di Firenze, in collaborazione con la Polizia di Stato, ha sequestrato alcune case rurali nel comune di Chiusdino ed ampi appezzamenti di terreno comprese alcune abitazioni rurali del valore complessivo di circa 5 milioni di euro. I fondi utilizzati sarebbero riconducibili al clan cutrese dei Grandi Aracri cui sarebbe collegata, secondo gli inquirenti, la cellula locale di 'ndrangata di Petilia Policastro. Francesco Saporito era già noto alle Forze dell' Ordine per la compravendita milionaria della fattoria "Donna" che negli scorsi anni era finita in un'altra indagine che aveva coinvolto anche Pierluigi Boschi, padre della parlamentare di " Italia Viva" Maria Elena Boschi. Sarebbe di un certo calibro il suo socio in affari: Ado Comiso che, pur essendo originario del Reggino, sarebbe anch'esso affiliato ai Grande Aracri ed almeno conoscente dell'omonimo Rocco Remo Commisso, attualmente latitante, fra i fondatori in Canada del "Siderno Group of Crime". Ad entrambi gli indagati viene contestato il reato di riciclaggio, con l'aggravante di aver affevolato un'associazione di 'ndrangata.

Francesco Rizza

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