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Sarà Nicola Irto il nuovo segretario del Pd calabrese. Domenica il Congresso.





A tre anni dal commissariamento, il Partito democratico calabrese domenica prossima avrà il proprio segretario regionale. Nel corso di una Assemblea, infatti, sarà acclamato segretario l'unico candidato: il cnsigliere regionale Nicola Irto. Architetto nato a Reggio Calabria nel 1982, Irto è alla terza legislatura nel Consiglio regionale dove è stato vice presidente del Consiglio e presidente della IV Commissione consiliare "Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente". Toccherà a lui coordinare il Pd calabrese che, agli occhi di molti osservatori, è allo sbando da più tempo. È stato il commissario Stefano Graziano ad annunciare il prossimo segretario nel corso di una conferenza stampa in cui si è appreso che non è stata accettatala la candidatura dell’unico eventuale competitor, l’ex consigliere regionale Mario Franchino. A spiegarne le motivazioni il presidente della Commissione regionale per il tesseramento Italo Reale. “Il sistema elettorale del Pd - a sua detta - è simile a quello delle elezioni del presidente degli Stati Uniti. Poiché Franchino non ha presentato la sua lista dei grandi elettori non aveva la possibilità di concorrere perché non aveva nessuno che aveva la possibilità di votarlo. Per questo è stata dichiarata decaduta la sua candidatura e di questo siamo dispiaciuti”. Stefano Graziano, salutando la Calabria che ha definito "la mia seconda terra" ha spiegato come “Il cammino congressuale continua e su questo si sta lavorando in modo forte e deciso. Tutti ci possiamo mettere ancora al lavoro” anche se finora “è stato fatto un lavoro enorme per far sì che si possa dire che c’è stato un partito che per la prima volta ha realizzato un tesseramento in trasparenza ed online e questo ci ha dato l’opportunità di costruire un partito vero fatto di persone vere che hanno la passione ed il senso vero di quello che deve essere l’impegno politico. Il lavoro fatto in Calabria può essere un lavoro precursore che si può fare a livello nazionale: un partito digitale ma che raccoglie una comunità sui temi e le istanze veri. Il Pd si riorganizza per mettersi in moto per il cambiamento”.

Francesco Rizza

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