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#Salviamocapocolonna hastag di Procolo Guida raccoglie i primi consensi.




Sono iniziati da alcuni giorni i lavori per la messa in sicurezza del promontorio Lavinio che con il Santuario mariano e l'unica colonna rimasta in piedi del magno greco tempio di Era Lacina rischiavano di sprofondare in mare dopo la mareggiata del novembre 2020. Nonostante si tratti di un intervento di somma urgenza, è servito poco più di un anno per l'apertura dei cantieri, ma finalmente ci siamo. A programmare i lavori il Ministero della Cultura con i propri uffici romani e quelli regionali ed il Comando dei Carabinieri competenti per la tutela del Patrimonio culturale col loro nucleo di Cosenza. A chiedere alla popolazione, almeno quella provinciale, di mobilitarsi intorno a questi lavori Procolo Guida, giornalista di "Crotone Informa" che ha lanciato pure su Facebook un appello cercando visibilità ed attenzione rispetto a Capo Colonna con l'hastag #salviamocapocolonna. "Che altro tipo di urgenza - si domanda il giornalista - sta emergendo dal contestuale studio di questi interventi con la relativa attività di Tutela del patrimonio Culturale, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri subacquei- Messina e il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale-Cosenza? C’è da preoccuparsi o, quasi sicuramente, c’è da allarmarsi? Anche il nome tecnico dell'intervento - osserva Guida - che è “Lavori di somma urgenza a protezione dei resti archeologici ubicati sul ciglio della falesia antistante una porzione del sito archeologico di Capo Colonna” ci confermerebbe che la situazione è molto più che a rischio, ed a rischio fortissimo. Ma già queste immagini e, soprattutto, l’esiguo importo dell’intervento, ci fanno presagire che poco o nulla si potrà ricavare da queste giornate di lavoro. Ci sono tecnici, d’altronde, che da tempo danno vita ben più breve dei 100 anni all’istmo su cui si sporge sul mediterraneo una lingua di terra che non contiene solo i resti del tempio di Hera: ci sono concentrati oltre 3000 anni di storia sul e del Mediterraneo. Di quale Antica Kroton potremo parlare se crolla Capo Colonna? Buttate tutte le rimodulazioni a mare!". A conferma delle proprie preoccupazioni, Guida ricorda alcune pagine della storia più o meno recente del promontorio Lacinio, quasi a conferma di quante "stranezze" riescano a materializzarsi contro ogni tipo di patrimonio nella Provincia di Crotone. "Proprio 7 anni fa - ricorda Guida - fummo fra i protagonisti di una battaglia (sotto un solo un breve riassunto) che riuscì a mostrare lo sdegno per la sciagurata scelta di impiegare 2,5 milioni di euro per cementificare la storia ed i resti dell’antico Foro di età romana. La cittadinanza ed il mondo intero riscoprirono così anche il prospiciente mosaico di cui, per primo, parlò ad inizio 900 Paolo Orsi. Il prezioso reperto, scoperto e sotterrato di nuovo proprio agli inizi del secolo scorso, fu nuovamente rinvenuto e riportato alla luce e risotterrato dall’unica cosa che non trova soluzioni di continuità: l’ignavia e l’afasia di intere classi digerenti locali, regionali e nazionali; è la sua storia è davvero stereotipo di questa terra. Qui non sorgeva solo uno dei santuari più importanti della Magna Grecia. Qui ad inizio del 2015 iniziarono le carriere, limpide come l’alito di Rinogaetanesca memoria, di Margherita Corrado, dei cinque stelle che si mangiarono quel moto popolare spontaneo per rubare i sogni e consentire altro cemento ed altri lastricati di materiale “bbuono” solo ad appesantire il fragile promontorio e consentirgli matrimoni, battesimi ed ipocriti battiti di petto dei pellegrinaggi mariani. Qui, direbbe la storia, d’altronde, si era fermato Eracle, di ritorno dalla Spagna con i buoi sottratti a Gerione che, nel subire un tentativo di furto delle mandrie da parte di Lakinios, lo uccise, ed assieme a questi, per errore, ferì a morte anche il figlio Kroton, eponimo della città che lì sarebbe stata fondata. Quanto ancora dobbiamo pagare quel tentativo di furto, quanta disgrazia Crotone vuole buttare su Kroton e sulla storia millenaria di genti e padri della filosofia, della scienza, della medicina e del pensiero occidentale (voi che ci tenete così tanto)! Buttate le maschere, c’è da salvare, ora e subito, ciò che non vi ha lasciato nessuno. Costruite una nave attorno al promontorio, evacuate gli intrusi! Vescovo, Papa issate la bandiera della pace sulla chiesetta della Madonna Nera, la strada ve l’ha mostrata Noè! Diamo un segno alle nostre coscienze: #salviamocapocolonna. . Il tempo delle chiacchiere è già andato! Qui, ora e subito, si può e si deve costruire una nuova coscienza, altro che solo visione! Ne va dei destini del Mediterraneo". Che sia la volta buona di un risveglio per Crotone ed il suo territorio?



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