Sacal nuovamente pubblica. Si riaccendono le speranze per gli aeroporti calabresi.

Ridiventa pubblica la Società di gestione degli aeroporti calabresi. Il Consiglio regionale di ieri 23 dicembre ha approvato a maggioranza con l’autorizzazione al coordinamento formale, il disegno di legge che permette a Fincalabra Spa di acquistare le quote del pacchetto azionario detenute dai privati."Con questa legge – ha detto Occhiuto – Fincalabra avrà la possibilità di riacquistare le quote necessarie per il ripristino della maggioranza pubblica di Sacal, il cui valore nominale è indicato in 12 mln di euro. Ma si tratta di un valore nominale, che sarà sottoposto ad analisi sul valore reale, quando Fincalabra avrà le prerogative per poterlo fare". Problemi aeroportuali finiti in Calabria? Evidentemente è troppo presto per dirlo, per come nel tempo la situazione si era incancrenita. "Questa di oggi - ammette il presidente Occhiuto - non è la soluzione al problema. È solo la soluzione alla possibilità che Enac revochi la concessione e che gli aeroporti calabresi rischino la chiusura. C’è da domandarsi, invece, sul fatto che chi doveva rappresentare gli interessi della Regione, non l’ha fatto. E questa circostanza sarà oggetto delle valutazioni che faremo successivamente”. Fatti i necessari controlli per rendersi conto se tutto ciò che è avvenuto sino ad oggi fra Sacal ed Enac sia regolare, con la speranza che le valutazioni promesse dal Presidente calabresi siano abbiano tempi biblici, è arrivato il momento di una gestione dei tre aeroporti calabresi che consenta loro un servizio dignitoso per la nostra Regione. Se in proporzione al numero degli abitanti calabresi tre aeroporti potrebbero essere talmente numerosi da diventare antieconomici, una sana politica di programmazione potrebbe consentire come accede in altre regioni italiane una diversificazione delle rotte ed un maggiore collegamento fra le tre realtà aeroportuali per rendere meno isolata la Calabria al proprio interno e con il resto del mondo.