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Politica ed indagini. Assolti Abramo ed Occhiuto. Condannato Tallini.




Fra condanne ed assoluzioni, concluse le indagini sui Comuni di Catanzaro e Cosenza. Se i due sindaci, Sergio Abramo e Mario Occhiuto, sono stati entrambi prosciolti il nome più ridondante fra quelli dei condannati è quello del catanzarese Domenico Tallini, al tempo dell'inchiesta Consigliere comunale di Catanzaro, condannato ad un anno e mezzo di reclusione, proprio come era stato chiesto dall'accusa. Nel processo relativo al Capoluogo regionale, complessivamente, si sono registrate cinque condanne e quaranta assunzioni a distanza di cinque anni dall'inizio del processo e di quasi sette anni dalla chiusura indagini. I processi catanzaresi era erano quelli di "Catanzaropoli" e "Multopoli" ed avevano coinvolto politici ed ex amministratori di Catanzaro accusati di presunti illeciti nella gestione amministrativa del Comune e sull'annullamento di contravvenzioni per violazioni del Codice della strada. Peculato, abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale erano alcune delle accuse contestate, a vario titolo, agli imputati. Fra gli altri, sono stati condannati il comandante della polizia municipale Giuseppe Antonio Salerno, il tenente colonnello dei Vigili urbani Salvatore Tarantino e Luigi Veraldi. Da un dispaccio dell'ansia si apprende che a Cosenza è stato assolto l'ex sindaco Mario Occhiuto, esponente di "Forza Italia" come Abramo e fratello di Roberto Occhiuto presidente della Regione Calabria. Occhiuto si è dovuto difendere dall'accusa di peculato che gli veniva contestata in relazione alla gestione dei rimborsi per spese di rappresentanza del Comune. Il Giudice delle udienze preliminari ha, invece, rinviato a giudizio, per peculato in concorso, in sede di udienza preliminare, l'ex capo della segreteria di Occhiuto, Giuseppe Cirò, e la funzionaria dell'ufficio Economato del Comune Ada Federico. E' stato inoltre disposto il non luogo a procedere per Bruno Palermo, anche lui funzionario dell'ufficio Economato. "E' terribile - ha dichiarato all'Ansa l'ex sindaco Occhiuto commentando la sentenza del Gup - quando ti accusano di cose che non hai mai fatto e leggi ricostruzioni assurde inerenti il tuo modo di fare. Ti colgono una sensazione brutta ed un senso di impotenza che non auguro a nessuno di provare nella vita. Oggi finalmente è stata stabilita la verità.. La sentenza del Gup, unitamente a quella emessa ieri sugli 'appalti spezzatino' gestiti dal Comune all'epoca in cui ero sindaco - aggiunge Occhiuto - conferma che in dieci anni il mio operato è stato sempre limpido".

Francesco Rizza

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