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Petilia : strada della Tracca, tutti assolti.




Almeno questa volta, il redivivo "Pace Lorenzo" (l'anonimo scrivano che fureggiava a Petilia Policastro con esposti e ricorsi contro il Municipio policastrese, quando le maggioranze che allora si sceglievano in Consiglio non ricevevano determinati appoggi) ha avuto torto. Tutti assolti gli indagati nel processo imbastito dopo brevi indagini della Guardia di Finanza relativamente ai lavoratori relativi alla realizzazione della strada della Tracca, realizzata con fondi della Protezione Civile quando nella sindacatura del sindaco Amedeo Nicolazzi (la cui posizione è stata stralcialta ed inserita nel calderone del processo "Sistema Petilia") in un momento di particolare difficoltà per la Cittadina dell'alto Marchesato crotonese, con la strada provinciale franata e Petilia più isolata del solito con l'Amministrazione provinciale che tardava ad intervenire. A detta dell'esposto anonimo, approfittando della situazione emergenziale, erano stati fatti alcuni abusi per favorire determinate ditte, ma questa accusa non ha affatto convinto il Tribunale.





Assolto insieme alle ditte ed al geometra Daniele per "non aver commesso il fatto" Sebastiano Rocca responsabile del procedimento, allora ingegnere del Comune policastrese che recentemente ha deciso di trasferirsi a Rocca di Neto probabilmente ritenendosi sottodimensionato dalla nuova organizzazione degli uffici, col settore dei lavori pubblici aggregato a quello dell'urbanistica. Intanto preoccupano la popolazione le condizioni dello stesso ponte che, su quello che era il tracciato della Ferrovia dello Stato congiunge Petilia Policastro con la frazione di Foresta. Prima dell'impero viso scioglimento del Consiglio comunale, si erano registrate alcune frane e l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Amedeo Nicolazzi aveva previsto un intervento risolutivo del costo di 20.000 euro. Chi guida attualmente il Comune policastrese, per motivazioni poco chiare, ha preferito abbandonare alle proprie condizioni la strada e le sue condizioni sono, ovviamente, peggiorate. Qualora la Provinciale, trovandosi in una posizione orograficamente fragilissima, dovesse nuovamente franare? Sulla sua unica alternativa gli abitanti policastresi si troverebbero dinnanzi non un veloce percorso verso Foresta ed il resto del mondo ma solo tristi cubi di cemento ed i cartelli di divieto d'accesso.

Francesco Rizza

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