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Petilia Policastro continua il degrado nel centro storico.




Le Amministrazioni comunali si alternano a guida del Municipio cittadino, ma il degrado del centro storico policastrese rimane invariato. Nel quartiere bizantino della Rupa, particolarmente nel periodo estivo ogni tanto "si incendia" qualche vecchia casa, altre sono a rischio crollo o sono già crollate ed al momento l'unica reazione dell'Amministrazione comunale è quella di circoscrivere i vicoli più pericolosi con del nastro bianco e rosso per inibirli ai pedoni; come da poco più di un anno è accaduto con i ruderi di quello che è stato il palazzo Loria con la richiesta ai proprietari di intervenire mediante un'ordinanza dell'ufficio tecnico guidato dall'architetto Francesco Trovato ancora oggi è rimasta inevasa. Se dalla Rupa nella quale, oltre a qualche topo dalle dimensioni dei gatti, non passa più nessuno, un altro pericoloso monumento al degrado ed all'inefficenza è ciò che resta di una casa ubicata fra la centrale piazza Filottete ed il vicolo San Nicola dei Greci, alle spalle del seicentesco palazzo Vallone.




Da più anni, il soffitto di questa casa, insieme al solaio fra il piano terra, è sprofondata ed il perimetro di quella che era una civile abitazione è diventato un incivile ricettacolo di rifiuti che vi sono stati abbandonati, fra l'erba alta, da altrettanto incivili abitanti numerosi rifiuti, nonostante gli operai della ditta che si è appaltata il servizio passino quotidianamente casa per casa a raccogliere i rifiuti, preferiscono abbandonarli nei luoghi più impensabili, dal centro storico alle strade interpretarli o provinciali. E se la stagione delle piogge sembra ormai conclusa, la paura di chi abita oltre che nella Rupa anche nei paraggi della casa sventata di piazza Filottete è che sue mura rimaste in piedi crollino da un momento all'altro, mettendo a rischio i passanti, ma anche le case vicine. Un tempo, saltuariamente, alcune Associazioni organizzavano delle giornate ambientali in cui volontari si impegnavano per pulire l'abitato, ma evidentemente non si può continuare a sperare nella buona volontà di privati cittadini o degli operai della mobilità in deroga che ogni tanto intervengono nei luoghi di maggior degrado. Anche perché se non si pone fine al degrado, per evitare qualche tragedia e normalizzare una situazione che sembra ormai sfuggita a tutti di mano sarà necessario l'esercito.

Francesco Rizza

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