Petilia, il Polo scolastico ed i "giornalisti di regime" schierati all'opposizione.

Partiamo da un dato di fatto : per la seconda volta consecutiva la Provincia crotonese é intenzionata a prendere in fitto alcuni locali per supplire alle carenze di spazi nelle scuole superiori, ma neppure questa volta si è pensato a superare il disagio del Polo scolastico di Foresta di Petilia Policastro, inaugurato nel giugno 2020, che non ha né palestra e né laboratori. Questi ultimi sono indispensabili per il Professionale del legno e dell'arredamento, infatti, il cui triennio è rimasto presso la sede di via Assunta. Questa è una verità sotto gli occhi di tutti e questo avevo scritto, un paio di giorni fà, in questo portale. A detta del presidente del Consiglio comunale policastrese e consigliere provinciale delegato Ferdinando Militerno, però, questa osservazione non andava fatta. "Il Polo scolastico di Foresta - scrive Ferdinando Militerno - per la palestra ed il laboratorio risulta essere beneficiario in una graduatoria. Al momento tutti i beneficiari d'Italia sono in attesa dei Decreti Ministeriali a Convenzione per poter dare il via all'iter procedurale previsto. Lavorando al MEF riesco a dare anche le motivazioni: erano fondi PON che con l'attuazione del PNRR saranno ribaltati contabilmente su quest'ultimo a livello Ministeriale. A livello provinciale stiamo cercando nuovi locali per AULE e non per palestre o altro, perché a differenza delle strutture site in Petilia o Mesoraca, molti nostri giovani si ritrovano a seguire lezioni in locali vecchi, sicuramente non adeguati ai nostri tempi. Quindi nell'attesa che ci finanzino la realizzazione di nuove strutture, come quelle di cui godono i nostri territori, cerchiamo di dare dignità ai ragazzi e a tutto il personale scolastico, prendendo in fitto locali adeguati". La risposta ci convince, ma non ci soddisfa. Ammettendo che i progetti della palestra e dei lavoratori, che per un Professionale sono importanti come l'aria, saranno realmente finanziati, per la loro realizzazione occorreranno almeno un paio di anni. E nel frattempo? Nulla sommato con niente. Ancor meno ci soddista il come sia arrivata questa risposta. In un proprio post, Ferdinando Militerno ha tentato di discreditare il sottoscritto, senza neppure citare l'articolo cui si riferiva. Questo aveva fatto negli scorsi giorni la maggioranza in seno al Consiglio comunale "Petilia Rinasce" dalla quale, però, per il presidente Militerno per rispetto al proprio ruolo dovrebbe differenziarsi almeno un po'. Stimolato dal sottoscritto a spingere con maggiore chiarezza a cosa si riferisse nel suo post, ha dato la suddetta spiegazione di cui prendiamo atto, ma "venenum in cauda", ha sentito la necessità di aggiungere: "in quanto a credibilità ormai é agli occhi di tutta la popolazione che sei diventato giornalista di regime". Apprendiamo, dunque, che a Petilia Policastro, è il sottoscritto giornalista ad offrire un'inedita nota di novità nel confronto. Solo a Petilia, infatti, si può essere "giornalisti di regime" essendo schierati "contro" chi detiene il potere. Anche questo è un dato di fatto. Grazie di questo riconoscimento, Ferdinando Militerno.
Francesco Rizza