Petilia, i servizi sociali, i pupi, i pupari ed il pensiero dissenziente.

C'è mancato poco che venissero acquistati i fuochi artificiali e chiamata la banda musicale per un risultato di normalissima amministrazione a Petilia Policastro. In un territorio in cui numerosi lavori languono, compresi i progetti finanziati dalla precedente Amministrazione comunale, l'Amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito ha salutato in pompa magna l'arrivo del pulmanino acquistato con i fondi di un bando del Gal Kroton che giacevano nelle casse comunali da 10, lunghi, mesi. "Oggi nel piazzale della Scuola primaria "mons. Domenico Sisca" - si legge nel post - é stato consegnato alla cittadinanza il veicolo alla presenza del sindaco Simone Saporito, dell'assessore alle Politiche Sociali Carmelina Comberiati, dell'Assessore Maria Berardi, del Presidente del GAL Kroton Natale Carvello, del Consigliere del GAL Kroton Santino Scalise, accompagnato da Martino Barretta, dal missionario ardorino padre Charles e da una delegazione delle Associazioni "C'era l'h" e "Luce per gli incerti" di Petilia Policastro". Come si ricorderà e come d'altronde si richiama nello stesso post, il Comune policastrese era risultato beneficiario, lo scorso 26 Luglio, di un apposito bando pubblico del Gal Kroton che aveva messo a disposizione dei Comuni del proprio territorio un finanziamento di circa 30.000 euro. Occorreva semplicemente effettuare l'acquisto e presentare la fattura al Gal del presidente Natale Carvello per terminare l'acquisto del mezzo che finalmente è arrivato a Petilia alla vigilia della fine dell'anno scolastico, durante il quale sono state tante le difficoltà per raggiungere le scuole per gli alunni disabili e delle loro famiglie.

Ha sortito lo stesso effetto di un dito nell'occhio il post social dello scrivente che, pur apprezzando il risultato ottenuto, nella giornata di ieri ha fatto osservare come per la conclusione del "complesso" iter sia servito quasi un anno intero. Invece di rispondere e, magari spiegare, le motivazioni dei 10 mesi trascorsi, gli anonimi curatori della pagina social "Petilia Rinasce" hanno preferito pubblicare un post dai toni al limite del codice penale, consentendo la pubblicazione di commenti altrettanto pesanti che, a mio parere, ne qualificano semplicemente gli autori. Come ho evidenziato più volte, anche nel mio profilo di Facebook che un aker è riuscito a sottrarmi per circa due giorni nel corso dei quali è stato smascherato, nella nostra Petilia ormai sembra essere venuto meno il diritto alla critica ed al dissenso, per un'Amministrazione comunale ancora affetta di un egocentrismo ormai patologico perché l'età degli Amministratori cittadini è ormai adulta. Evidentemente, le reazioni fuori misura ad ogni pensiero dissenziente di chi, alla faccia della democrazia, vorrebbe addirittura scegliermi gli amici non riusciranno ad intimorirmi. Circa 25 anni di iscrizione all'Albo dei Giornalisti Pubblicisti, cui si uniscono i precedenti di praticantato e l'esperienza su testate di rilievo e la direzione de "Il CalabrOne" periodico culturale che dal 2007 si è autorevolmente inserito nello scenario giornistico regionale sono la risposta più adeguata di chi, piccinamente, con i propri post non solo vorrebbe zittirmi, ma non ha neppure l'onestà intellettuale di riconoscere ai dissenzienti i titoli professionali conseguiti sul campo. " Francesco Rizza non è un giornalista: chi non la pensa come noi è solo un millantatore foraggiato da qualcuno!". Davvero Petilia Policastro merita questo?
Francesco Rizza