Petilia ha la propria casa di riposo. Inaugurata Villa "Santa Spina".
Dall'impegno di una cordata di imprenditori, è nata la prima casa di riposo di Petilia Policastro. In una realtà come quella dell'entroterra del Marchesato Crotonese, falciata da decenni dall'emigrazione in cui gli anziani spesso sono costretti a vivere in solitudine, la nascita di una struttura di questo genere si registrava da tempo, ma finalmente questa assenza è stata superata. Infatti, nella frazione di Foresta di Petilia Policastro la casa di riposo "Santa Spina" ha iniziato in sordina le proprie attività da un paio di mesi ospitando una decina di assistiti è stata inaugurata venerdì 28 ottobre alla presenza di un buon numero di cittadini provenienti anche dai centri limitrofi. Presenti, fra gli altri gli ex consiglieri regionali Emilio De Masi ed Alfonso Dattolo, attuale sindaco di Rocca di Neto ed alcuni Amministratori locali compresi sindaci ed ex sindaci della Provincia. Tutti unanimemente d'accordo sulla positività che dai privati arrivino delle risposte concrete a disposizione della popolazione e delle sue fasce deboli. "Quello che si realizza stasera - ha ammesso un emozionato Amedeo Nicolazzi - è un progetto su cui raggionavamo da più tempo e che finalmente si è realizzato. Ringraziamo tutti i partecipanti a questa iniziativa, i vari rappresentanti istituzionali, saremmo stati felici di vedere fra gli altri un sindaco che non c'è più ". Ad illustrare l'iter propedeutico all'inizio delle attività Francesco Pellegrini, un altro socio dell'azienda che, ringaziando il sindaco di Mesoraca Annibale Parise presidente della Conferenza dei Sindaci del distretto socio assistenziale "Sila" dell'Asp crotonese ha sottolineato come "anche nella progettazione della struttura si sono messi al centro gli anziani e le loro necessità, ideando spazi che oltre che funzionari fossero belli". Particolarmente emozionante, dopo la benedizione della struttura da parte di don Pasquale Marrazzo parroco di Foresta e di padre Alessandro della Comunità mariana delle Cinque Pietre, l'intitolazione della palestra a Clelia Scordamaglia: una giovane petilina morta alcuni mesi fa per un male incurabile, icona della solidarietà e della positività fino ai suoi ultimi giorni.
Francesco Rizza
