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Pasolini ritorna a Crotone. Con una mostra fotografica.




Anche Crotone, per fortuna, ha sentito la necessità di celebrare quello che avrebbe potuto essere il centenario di Pier Paolo Pasolini e lo fa' con una mostra fotografica dal titolo "L'eterno ritorno. Cent'anni di Pasolini ed il "Premio Crotone", 1952, 1959" che sarà inaugurata stasera alle 17 presso il "Mara Restaurant Vivarte" di piazza Immacolata. Evidentemente, Crotone democratica e progressista non poteva sottrarsi da quest'iniziativa.Come si ricorderà, l'Intellettuale e regista romagnolo ebbe un rapporto intenso col Crotonenese e girò fra Cutro e Le Castella, scegliendo fra la popolazione del luogo anche alcuni personaggi, il film "Il Vangelo di Matteo" nel 1964 che ebbe da subito un successo buon successo nonostante alcune forze conservatrici e reazionarie fecero di tutto per delegittimarlo. Ma nel rapporto fra Pier Paolo Pasolini ed il Crotonese meritò una pubblicità molto più ampia della partecipazione del Crotonese al film, una querelle artattamente creata, alla vigilia del rinnovo del Consiglio comunale di Cutro, dalla Democrazia Cristiana. All'interno del suo reportage "La Lunga Strada di Sabbia" pubblicato a puntate su un rotocalco del tempo, Pier Paolo Pasolini aveva descritto così, poche settimane prima delle Comunali, la cittadina del Marchesato crotonese: “Ecco, a un distendersi delle dune gialle in una specie di altopiano, Cutro. Lo vedo correndo in macchina ma è un luogo che di più mi impressiona di tutto il lungo viaggio. E’, veramente, il paese dei banditi come si vede in certi westerns. Ecco le donne dei banditi, ecco i figli dei banditi. Si sente, non so da cosa, che siamo fuori dalla legge, o, se non dalla legge dalla cultura del nostro mondo, a un altro livello”. 'Banditi' spiegherà lo Scrittore friulano, era termine utilizzato nell’eccezione filologica di 'esiliati' e messi fuori dalla società come erano e continuarono ad essere lungamente i contadini calabresi. Poi 0Ciò nonostante, per essere stato pubblicato nel corso di una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale cutrese, il reportage di Pasolini subì un esposto dall’uscente Amministrazione comunale democristiana che, dopo essere descritta da varie testate nazionali, il 26 aprile del 1962, sarà ritirato dalla nuova maggioranza comunale. Quasi un ricoscimento per quanto Pasolini aveva subìto a Cutro, ma anche riconoscendo il valore del uo impegno di intellettuale e le sue opere, la Città pitagorica volle assegnargli nel 1959 un proprio ricoscimento per "Una Vita Violenta" all'interno di quel proprio premio che, a cavallo degli anni '50 e '60, fu uno degli appuntamenti culturali più prestigiosi dell'intera Italia. Curatori della mostra sono stati Gaetano Leonardi e Christian Palmieri che hanno recentemente realizzato una riuscita pubblicazione sul rapporto fra Pasolini e Crotone. La mostra che sarà possibile gustare è costituita da 30 fotografie ed è stata allestita grazie alla collaborazione della famiglia crotonese Frisina che ha messo a disposizione gran parte del materiale utilizzato per la realizzazione della mostra.

Francesco Rizza




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