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Parole come pietre : otto anni di puttanificio nel Comune policastrese?




Benvenuti a Petilia Policastro dove i problemi, anche quelli conseguenza di una nevicata che in un mese di gennaio sarebbe normale, è colpa della minoranza in Consiglio comunale comunale che ha fatto notare sui social il ritardo con il quale è stata pubblicata l'ordinanza di chiusura delle scuole per le giornate di lunedì e martedì scorso. "Perché l'opposizione - si legge in un post di "Petilia Rinasce", il movimento che nello scorso ottobre ha eletto il Sindaco - non ci aiuta? Ci sono parenti di consiglieri di minoranza che hanno mezzi e sale, ma anziché collaborare per il bene del paese, fanno post sulla piazza di Facebook. Questo è il sentire comune? Lo spirito di INSIEME?". Evidentemente,"L'Agorà del Marchesato" non è il difensore d'ufficio della coalizione che aveva candidato a Sindaco Giovanbattista Scordamaglia, che di difensori non ne ha affatto bisogno. Considerato che della nevicata degli scorsi giorni ne avevamo informato i nostri lettori, aggiornandoli pure sulla querelle fra maggioranza e minoranza, non avevamo bisogno di ritornare sul tema; ma il proseguo del post del movimento politico di cui l'Amministrazione comunale è espressione ha, a nostro parere, dello strabiliante e pur se volessimo astenerci dal nostro ruolo di cronista che nessun sindaco può toglieci, sentiamo la necessità di dire la nostra. Sperando di poter ospitare l'opinione di chi non la pensa come noi. Dopo aver accettato, descriverla è un'altra cosa, la rivoluzione che la nuova Amministrazione avrebbe realizzato nella cittadina dell'Alto Marchesato avrebbe realizzato, ecco apparire una considerazione che, a nostro parere, parere qualifica I neo Amministratori o qualcuno che si prende la briga di scrivere a loro nome. "Crediamo che tutto questo - conclude la nota riferendosi alle mirabolanti novità che si sarebbero registrate a Petilia - sia impensabile da chi preferiva un "Comune a luci rosse" piuttosto che aperto ed operativo". Dunque per lunghi otto anni, il Municipio policastrese è stato a nostra insaputa una casa di appuntamento di cui non eravamo, pur freqiendandola, a conoscenza? Se il riferimento è ad un aspetto del processo sul "Modello Petilia" che è ancora in corso nonostante la Cassazione si è già espressa negativamente su alcuni suoi aspetti e sui quali proveremo a tacere sino al prossimo aprile quando accusatori ed accusati compariranno, finalmente, davanti ad un Magistrato; ritengo che la descrizione del Comune "a luce rossa" sia il colpo più basso da quando seguo la cronaca politica cittadina. Affermazione ancor più grave perché sulle labbra di qualche Amministratore cittadino che, se fosse a conoscenza di fatti amorali successi nel Comune policastrese dovrebbe semplicemente denunciare. E se non avesse prove di quello che gli piacerebbe dire? Dovrebbe semplicemente tacere per rispetto a quelle donne, a quelle mogli, a quelle mamme che lavorano nel Comune di Petilia Policastro. E se il riferimento fosse a qualche ex consigliera di maggioranza? Non cambia nulla: se si hanno prove di anomalie occorre rivolgersi alla Magistratura o alla Caserma dei Carabinieri. Se, però, non si hanno prove di ciò che si vorrebbe dire occorre semplicemente tacere. Almeno fino a quando si indossano i panni degli Amministratori pubblici. Ma nel Municipio policastrese esiste una Rsu con la schiena dritta capace di indignarsi per tali affermazioni di una gravità assoluta. Nessuna delle impiegate o delle ex amministrafrici, perché quando non si fanno i nomi il riferimento è a tutti, ha padre, fratelli o mariti a cui quell'affermazione abbia dato fastidio? Ovviamente da queste colonne non arriverà mai l'istigazione alla violenza e neppure la malinconia per quei tempi in cui qualcuno colpiva qualcuno per educarne 100. Eppure una reazione la riteniamo opportuna. Come siamo convinti che il Municipio non sia lo scenario di guerra fra le famiglie Saporito e Nicolazzi e se qualcuno ha problemi di natura personale se li risolva dove vuole tralasciando il Municipio che è di tutti e quel valore di cui molti parlano che è il "bene comune". Oltre a tutto, se qualcuno invece che cattivi compagni si trova con cattivi compari, alla popolazione petilina che importa? Cento e poco più giorni di Amministrazione pubblica, ne siamo convinti, non bastano a produrre la rivoluzione e la rinascita che la nuova Giunta avrebbe voluto realizzare ma in verità, probabilmente per limiti nostri, non riusciamo a vedere neppure qualche accenno di rivoluzione. Solo rimanendo all'ambito scolastico che è quello al centro della querelle di cui stiamo parlando, le novità della Giunta Saporito sembrano al momento due: il bando per la mensa scolastica andato deserto e il trasferimento presso l'ex refettorio scolastico della scuola dell'infanzia "Gianni Rodari" per delle crepe che si erano aperte nei muri. Su queste problematiche è possibile scrivere e chiedere informazioni pubblicamente anche a cronisti notoriamente schierati dall'altra parte o certe domande fanno male al Re? Se sono domande che fanno male al Re, qualcuno ci informi magari pubblicamente e "L'Agorà del Marchesato" insieme al sottoscritto si asterranno nel futuro di porne altre. Almenno fin quando riusciremo a guardarci nello specchio senza provare vergogna.

Francesco Rizza

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