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Nicolazzi : "Grazie ad una mia istanza, oltre 300 mila euro in arrivo al Comune petilino.





Dalla Corte europea di Strasburgo, un'inattesa quanto positiva notizia per il Comune di Petilia Policastro. Fra i crediti della Soakro, che in seguito ad una recente sentenza, dovranno essere riconosciuti e risarciti dallo Stato italiano grazie ad un ricorso vinto dall'avvocato Francesco Verri ve ne è anche uno di 330.216,32 euro nei confronti del Comune di Petilia Policastro. Era il novembre del 2015, quando la precedente Amministrazione comunale guidata dal sindaco Amedeo Nicolazzi faceva istanza contro la stessa società, nel frattempo fallita, che era in debito con il Municipio cittadino relativamente ai lavoratori sull'Acquedotto comunale "Tavernese" realizzato nella consiliatura guidata dal sindaco Giuseppe Ceraudo in funzione, con altalenante fortuna, dal 2009. Contestualmente, l'ex Sindaco aveva denunciato anche l'Amministrazione provinciale da cui sempre il Comune di Petilia Policastro avanzava 1.300 euro. "Appresa la notizia della sentenza europea dalle pagine de Il Crotonese - ci dichiara con soddisfazione Amedeo Nicolazzi - mi sono dapprima congratulato con l' avvocato Verri per il risultato che non era scontato e, subito, mi sono messo in contatto con la dottoressa Rosaria Mannarino funzionaria del Municipio petilino che ancora non era al corrente della notizia, affinché facesse quanto di sua competenza per mettere il Comune di ricevere questo risarcimento. Evidentemente - aggiunge lo stesso ex Sindaco - nel difendere con un atteggiamento "a muso duro" la popolazione policastrese avevo visto giusto ". Come si ricorderà fra i primi atti della precedente Amministrazione comunale c'era stata una dura lotta contro la Soakro, accusata di vari disservizi nel territorio cittadino di Petilia Policastro. L'intenzione del sindaco Nicolazzi, addirittura, era stata quella di uscire dalla stessa società per gestire autonomamente il servizio idrico nella cittadina dell'alto Marchesato crotonese come facevano già altri Comuni della Provincia che però, a distanza di anni, saranno obbligato dalla Regione ad aderire agli Ato di competenza per l'approvazione nel Consiglio regionale della "legge Galli" che, finalmente, entrerà in vigore nei prossimi mesi anche in Calabria ultima Regione ad aver preso atto della legge nazionale.

Francesco Rizza

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