Luigi Guglielmelli chiede un cambio di passo al Pd cosentino. La sconfitta provinciale brucia.

L'elezione di Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore ed espressione del centro destra, non va proprio giù al popolo cosentino di centro sinistra ed attesta la necessità per il Pd di cambiare rotta. È questo il pensiero di Luigi Guglielmelli, ex segretario della Federazione provinciale e membro dell'assemblea nazionale. A sentire le dichiarazioni della base ma anche di rappresentanti autorevoli del Partito, quello cosentino è un dato che scotta. Perché se perdere una competizione elettorale appartiene alla categoria del possibile cadere sotto il fuoco amico di sterili divisioni è un errore, l'ennesimo, imperdonabile. "I dati dimostrano - osserva Guglielmelli - che la divisione delle forze di centrosinistra, progressiste e riformiste ha consentito l’elezione del Sindaco Succurro, a cui auguro buon lavoro, alla Presidenza della Provincia di Cosenza. Una divisione scaturita da una gestione approssimativa e spregiudicata dell’ufficio del Commissario che ha dapprima sollecitato molteplici candidature da strumentalizzare per l’elezione dei consiglieri provinciali, attraverso il voto a candidati espressione del regime commissariale, e per il congresso provinciale, attraverso la richiesta di contributi massicci alla campagna del tesseramento, per poi non governarle consentendo ed agevolando l’esplosione di contraddizioni e divisioni che hanno portato al disastroso risultato. Il dato elettorale - aggiunge - dimostra, inoltre, che non solo si poteva agevolmente vincere ma che il candidato che ha vinto con il 42% dei voti ponderati è risultato, in termini percentuali, molto meno attrattivo delle liste di centrodestra che solo due mesi fa avevano sfiorato il 50%. Così come appare evidente che la candidatura di Flavio Stasi ha intercettato un voto di protesta verso i vertici commissariali del PD che in questi anni hanno completamente abbandonato i territori e i nostri amministratori rinchiudendosi invece nel bunker della federazione provinciale da cui venivano emanati ordini, circolari e bollettini di cadorniana memoria che hanno soltanto irritato il corpo largo e profondo del partito. In questo senso e senza voler indagare analiticamente il dato elettorale nelle altre fasce voglio solo far notare che non era mai accaduto, in oltre 70 anni di storia politica, che il PD e prima ancora il centrosinistra perdesse la maggioranza assoluta nei comuni piccoli e medi". Secondo Guglielmelli " i danni sono incalcolabili e lo saranno per lunghissimo tempo. E’ sconfortante vedere buttato alle ortiche un patrimonio enorme ed un lavoro certosino che aveva portato solo alcuni anni fa non solo a vincere le elezioni provinciali ma addirittura a sbaragliare il centrodestra che non era riuscito neppure a trovare le firme per un proprio candidato di bandiera e la risposta non può essere una ulteriore deriva populista, come suggerito da Stasi e come purtroppo sta accadendo anche nel capoluogo di regione, ma una direzione politica riformista radicale nei contenuti e nei metodi". A sua detta "è necessario un cambio di passo profondo per rimettere in cammino una comunità da troppo tempo privata della propria dignità politica e che merita un percorso di rifondazione democratica. Occorre lavorare da subito alla costruzione di organismi politici autonomi e competenti ed occorre voltare pagina immediatamente riportando nella nostra Federazione la politica e sostituendo alla presunzione l’umiltà autentica della nostra storia popolare e democratica".
Francesco Rizza