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Lorica: corale solidarietà a Marcelli. Speranza nelle indagini.





È stata una morte di quelle che fanno male, quella capitata ad Alessandro Marcelli, ingegnere delle Ferrovie della Calabria, deceduto nella attivata di ieri mentre controllava l'impianto della cabinovia di Lorica. Certamente le morti ed anche lavoro fanno tutte male, ma morire di lavoro in Calabria dove il lavoro a molti manca ed in una struttura dello Stato che, probabilmente, non rispettava tutte le norme di sicurezza fa male ancora di più. Fra i primi ad esprimere il proprio proprio cordoglio Roberto Occhiuto, presidente della regione Calabria. "Tutta l’Amministrazione regionale - è scritto in una nota stampa - sistringe attorno alla famiglia, in questo difficile momento. La magistratura faccia piena luce in merito all’incidente costato la vita a Marcelli. Trovo giusto che gli impianti di risalita siano rimasti chiusi, per accertare la reale dinamica di quanto accaduto, e in segno di rispetto per una così grande tragedia". "La tragedia di Lorica nella quale ha perso la vita Alessandro Marcelli – aggiunge il sindaco di Cosenza Franz Caruso – ripropone in tutta la sua drammaticità la questione delle morti sul lavoro. Nel pieno rispetto degli accertamenti in corso e che sono demandati alle autorità competenti, non possiamo, come istituzione, non sottolineare ancora una volta la necessità di garantire, ad ogni livello, le condizioni basilari di sicurezza sui luoghi di lavoro, in assenza delle quali continueremo, purtroppo, a contare le vittime che aumentano ogni giorno in tutto il Paese. E’ quanto mai fondamentale intraprendere energiche azioni per frenare questa terribile escalation". Quasi medesimo messaggio anche da parte di Dalila Nesci, sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci che chiede anch'essa l'accertamento delle cause dell'incidente. la Filt Cgil nazionale e la Filt Cgil Calabria, in una nota congiunta, evidenziano come "è una vera e propria continua strage che colpisce drammaticamente tutto il mondo dei trasporti”. Le due federazioni dei trasporti della Cgil esprimono “il proprio profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto e vicinanza a tutti i lavoratori rimasti bloccati nell”impianto di risalita a seguito dell’incidente” e chiedono “di fare chiarezza sulle dinamiche per risalire alle eventuali responsabilità di questa tragedia e per capire se ci sono state lacune nell’applicazione di tutte le misure necessarie sulla salute e sicurezza sul lavoro”.

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