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La storia della Sacra Spina a fumetti. Stampata a cura di Maria Brusco e Pietro Marrazzo.




Con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Petilia Policastro guidata dal sindaco Simone Saporito, è stata stampata presso la tipografia "Due L" di Mesoraca la storia a fumetti della Sacra Spina di Petilia Policastro. In attesa del completamento del restauro del soffitto della chiesa che si aspetta da circa 20 anni, la pubblicazione divulgativa realizzata da Maria Brusco, già autrice di una analoga pubblicazione sul santuario mesorachese dell'Ecce Homo, è uno dei primi lavori realizzati in preparazione dei primi 500 anni della presenza della venerata Reliquia nel millenario santuario policastrese. Fra le numerose pubblicazioni dedicate all'intensa storia di fede petilina che ogni anno ha il proprio culmine nel Calvario del Secondo Venerdì di Marzo con cui la cittadina dell'Alto Marchesato Crotonese fa memoria del terremoto del terremoto dell'8 marzo 1832, il lavoro della Brusco è la prima storia stampata per le giovani edizioni e in questi ultimi giorni di quaresima è stato presentato alle scolaresche cittadine nella sala polivalente della "Casa della Cultura" di via Mercato ospitante la Biblioteca civia "Antonino Cosco" ed il Museo demologico "Giovanna Marino". Nonostante attribuisca erroneamente la presenza Francescana ai Minimi di San Francesco da Paola invece che ai Minori di San Francesco D'Assisi, i fumetti realizzati dai due autori rappresentano un importante opera divulgativa dedicata alle nuove generazioni del Marchesato crotonese ed oltre che varie informazioni sulla storia del convento petilino; comprese alcune nozioni biografiche di mons. Dionisio Sacco arcivescovo di Reims che avrebbe portato la Sacra Spina a Petilia ed offre ai propri lettori varie nozioni relative all'arte fumettistica con lo scopo di avvicinare alla stessa le nuove generazioni. "Auspichiamo - è stato scritto nella premessa dello stesso lavoro - maggiore attenzione e tutela da parte delle Istituzioni religiose e civili, delle associazioni ambientaliste e socio culturali per il Convento della Santa Spina, per tramandare la sua memoria storica, per il sui rilancio e la sua valorizzazione come sede di esercizi spirituali, oasi di pace e preghiera, meta di pellegrinaggi, tappe 29 e 30 del "Cammino Basiliano" e per il ripristino di percorsi naturalistici e paesaggistici; in vista di un fiorente turistismo verde religioso nel rigoglioso bosco del comprensorio di Petilia Policastro ".

Francesco Rizza

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