La società "Dante Alighieri" di Crotone rischia lo sfratto. Si mobilitano alcune Associazioni.

Non è facile la vita delle Associazioni seriamente impegnate in ambito culturale nel Crotonese. La notizia delle ultime settimane che fa' davvero male è che la società "Dante Alighieri", dopo quasi quaranta anni di attività ininterrotta in favore della cultura, potrebbe trovarsi nelle condizioni di lasciare i locali che finora aveva occupato presso la Fondazione Caloiro, nel Centro Storico della città. La decisione sarebbe stata presa dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che avrebbe intimato all’associazione di liberare i locali. Mentre la politica sembra non accorgersi di quanto sta per succedere, sono altre associazioni culturali a scendere in campo, esprimendo il proprio disappunto e chiedendo all'Amministrazione del sindaco Vincenzo Voce di farsi carico del problema. Vincenzo Fabiani, Direttore del Gruppo Archeologico Krotoniate, evidenzia come, nel centro storico crotonese, la “Dante Alighieri" rappresenta "un presidio della cultura che si troverebbe privato della propria sede, in cui operare. Questo rappresenterebbe una mancanza di riconoscimento del ruolo svolto dall’Associazione in questi decenni, nel tessuto sociale e culturale cittadino. La Società "Dante Alighieri "– prosegue Fabiani – ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante per la cultura e la vita associativa di Crotone. Nel corso degli anni, la Dante ha collaborato con numerosi enti e associazioni per la tutela dei beni culturali, ha organizzato iniziative volte all’approfondimento di temi storici, letterari e artistici, e ha promosso la lingua e la cultura italiana". Sulla stessa scia il pensiero del Comitato "Centro Storico Krotone" che ha pensato di investire sul problema il primo Cittadino del Capoluogo pitagorco. "È cosa risaputa che la "Dante Alighieri" - si legge nella nota - svolge un’importante funzione di carattere culturale e sociale oltre che umano, in un contesto così delicato come il centro storico La Società Dante Alighieri per oltre un decennio, ha trovato la sua naturale collocazione in alcuni locali di proprietà della Fondazione Caloiro, in vico Caloiro 3, caratterizzando in maniera positiva, una zona ignorata e purtroppo degradata. In questi lunghi anni, è diventata il fiore all’occhiello di una comunità, che cerca il proprio riscatto in momenti di aggregazione culturale oltre che sociale. Con un’immigrazione sempre più costante nel nostro territorio, ha inoltre promosso corsi di Lingua Italiana per stranieri, importanti per l’integrazione di questa umanità sofferente che rimarrebbe ai margini senza le più elementari nozioni dell’italiano, offrendo così anche la possibilità ai minori di poter avere un approccio più dinamico nelle varie realtà scolastiche.Non si capisce perché - si aggiunge nella nota - dopo tanto impegno, l’associazione si trovi nelle condizioni di ritrovarsi senza sede. Viene difficile capire le ragioni di una scelta simile dopo il contributo dato alla comunità. Tali motivazioni, le vorrebbe apprendere anche il comitato del Centro Storico nato per mettere in atto una serie di iniziative e progetti per il centro storico e per promuovere, come fatto anche dalla "Dante Alighieri", la conoscenza della storia e dei luoghi, dei palazzi monumentali e delle chiese della nostra città, rendendoli fruibili a livello turistico".
Francesco Rizza