La Presila Crotonese ha celebrato la Resistenza. Partecipate le iniziative dell'Anpi.
Aggiornamento: 28 apr
C'è voglia di Anpi nella Presila Crotonese. In occasione della festa della Liberazione, a margine delle iniziative a cura delle Amministrazioni comunali, infatti, l'Associazione dei partigiani è degli antifascisti ha avuto tre momenti di apprendimento a Cotronei, a Petilia Policastro dove una sezione dell'Anpi si stà istituendo ed a Mesoraca; a conferma della voglia di resistenza in aumento dalla nascita del Governo Meloni, ma anche del buon lavoro messo in campo dal coordinamento provinciale. Prima delle tre iniziative quella svoltasi a Cotronei grazie alla collaborazione fra l'Anpi e l'associazione "Svolta la Carta". Nella Sala convegni del Comune, Introdotto e moderato da Niko Albi presidente di "Svolta la Carta", un intenso dibattito ha registrato i saluti di sindaco Antonio Ammirati e Salvatore Chimento, rispettivamente sindaco e consigliere comunale, gli interventi di Salvatore Migale già Sindaco di Cutro, dello storico Francesco Cosco, del giornalista Virgilio Squillace e della presidente provinciale dell'Anpi Giusy Acri e del suo vice Davide Dionesalvi. Fra le altre cose, nella cittadina silana, è stata approfondita la figura del partigiano cutrese Rosario Migale che, prima di partecipare al film "Il Vangelo di Matteo di Pier Paolo Pasolini ha preso parte alla formazione del Gap, combattendo nell'Alessandrino. Nella stessa iniziativa è stato, inoltre, ricordato come la cittadina silana è stata una delle poche nel Crotonese dove nel referendum Repubblica Monarchia ha vinto la Repubblica. A Petilia Policastro, dove la sezione cittadina dell'Anpi sta preparando forma, una partecipata tavola rotonda si è svolta nel circolo del Partito Democratico del segretario Giancarlo Scandale. Nella città dei partigiani Giuseppe Pace ed Eugenio Ierardi, nel corso di una tavola rotonda moderata dal giornalista Francesco Rizza, si sono confrontati Filippo Sestito della segreteria nazionale "Arci Aps", Giusy Acri e Davide Dionesalvi rispettivamente presidente e vice presidente dell'Anpi provinciale e Marilena Curcio. Dopo alcuni interventi del pubblico, le conclusioni sono state tratte da Vincenzo Calò che, nella segreteria nazionale dell'Anpi, è delegato per il Sud. Nel corso della serata, una tessera onoraria della sezione è stata donata a Santa Ierardi, cognata del partigiano Giuseppe Pace che tanto si è impegnata per fare ritornarne a Petilia i resti mortali che, dopo la morte nella battaglia di Chignano, erano stati seppelliti nelle Marche. Da parte dei vari partecipanti al confronto è stata sottolineate la necessità di mantenere vive le idealità dell'antifascismo. Nell'intensa girandola degli interventi, Filippo Sestito ha sottolineato come "spesso i festeggiamenti del 25 aprile sono stati ruotune. Mai come quest'anno, invece, sono ritornati alla loro importanza per tutta una serie di accadimenti della politica nazionale. Abbiamo il dovere di ricordarlo anche in Calabria dove la sinistra ha una storia di impegno ed anche a Petilia dove il Pci ha una storia seria". Quale l'inpegno dell'Anpi? Giusy Acri, portando il proprio saluto, ha ricordato come è necessario "non farci ingannare da chi vuole ingannarci. La storia è una disciplina oggettiva, seria ed acclarata e testimonia che in Italia si è deciso che il fascismo è un fatto illecito. Ecco perché dobbiamo onorare la memoria ed è necessario essere uniti per migliorare la nostra società che non deve prevedere il ritorno al passato e rigurgiti fascisti". Parlando a nome degli iscritti petilini, Marilena Curcio ha sottolineato come "siamo noi le nuove sentinelle della democrazia, dei diritti indissolubili della nostra Costituzione. In un periodo storico particolare come quello che stiamo vivendo, fatto di ingiustizie, corruzione, giochi e fame di potere in cui abbiamo conosciuto pandemie, morti e guerre non molto lontane da noi, abbiamo toccato con mano la disumanità politica ed umana a Steccato di Cutro ma abbiamo percepito che i valori della solidarietà, della fratellanza e della pace vanno tutelati, salvaguardati e protetti. Siamo noi i pescatori di Cutro". "Quello che ci ha portato qua - ha concluso Vincenzo Calò con un intenso intervento - è innanzitutto un debito di riconoscenza nei confronti della Guerra di Liberazione. Vogliamo continuare ad esserci con i nostri valori, come quello dell'interculrura mentre nel mondo ci sono 59 guerre di cui non si parla".

Ad affiancare l'Anpi nell'organizzazione dell'iniziativa di Mesorca, l'Amministrazione comunale, la Cgil e le Istituzioni scolastiche. Il convegno è stato moderato da Franco Lavigna dell'Anpi cittadino e si è aperto con i saluti del sindaco Annibale Parise e le dirigenti scolastiche Antonella Ferrazzo ed Antonella Parisi. Dopo la relazione di Rossella Napolitano della segreteria regionale dello Spi Cigil, sono interventi gli studenti del liceo "Raffaele Lombardi Satriani" guidati dal professore Franco Grano, Bruno Talarico segretario regionale Fp della Cgil, Giusy Acri e Davide Dionesalvi dell'Anpi provinciale, Claudia Carlino segretario generale dello Spi Cgil calabrese e Celeste Logiacco della segreteria regionale della Cgil. A concludere i lavori Vincenzo Calò della segreteria nazionale dell'Anpi. "Per troppo tempo - ci ha spiegato Vincenzo Calò nell'incontro di Mesoraca - il Meridione italiano è stato tenuto ai margini della discussione sulla resistenza. Negli ultimi anni registriamo un risveglio sui temi della Resistenza anche nelle Regioni del Sud. Ne sono testimonianza i molti iscritti dall'Anpi ed i numerosi giovani che si avvicinano alle nostre idealità. In un momento storico come l'attuale, in cui il Parlamento è impegnato nella discussione dell'autonomia differenziata, è proprio nel Sud che serve una nuova Resistenza".
Francesco Rizza