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L'area protetta di Isola Capo Rizzuto al centro dell'attenzione della Provincia.



È stato presentato nel Castello aragonese di Le Castella il Progetto relativo alle azioni di promozione e divulgazione e valorizzazione delle specificità geo naturalistiche ed ambientali della ZSC in ambito marino della regione Calabria. “Quest’oggi - ha spiegato Arturo Crugliano Pantisano dirigente dell’Area Marina Protetta - presentiamo un progetto strategico, per l’intero territorio provinciale, un intervento complesso che si avvale della collaborazione e del sostegno di partner di rilievo.Progetto fortemente voluto dal presidente Ferrari, che ha posto l’Area Marina Protetta al centro di un programma coordinato e strutturato di rilancio ambientale, naturalistico e quindi economico”. Sono, inoltre, intervenuti all'iniziativa la sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, il presidente della Provincia Sergio Ferrari, il consigliere delegato Raffaele Gareri, il tecnico della Provincia per il settore A.M.P. ing. Pierfrancesco Cappa, il geologo marino del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università di Milano-Bicocca, Fabrizio Mauri, il professore associato del Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DiCES) dell’ Unical che partecipa attraverso il “Laboratorio di Archeologia e Topografia del Mediterraneo”. - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Fabio Bruno, il ricercatore dell’ISPRA Francesco rende, il Direttore Centro Reg.le Strategia Marina dell’ARPACAL Emilio Cellini, il responsabile commerciale Spin Off UNICAL 3D Reserarch Giovanni Menniti. Per il presidente Ferrari "il Progetto da un lato intende ampliare le conoscenze (attualmente lacunose) sulla geologia dei fondali dei SIC marini regionali (anche in relazione alla parte emersa) e dall’altro vuol rendere conoscibile questo patrimonio con azioni mirate di divulgazione e valorizzazione. A tutt’oggi in Calabria – ha sottolineato Ferrari - va registrata l’assenza di forme istituzionali di geo-turismo legate al patrimonio geologico subacqueo e pertanto appare urgente colmare tali lacune incentivando idonee forme di turismo sostenibile incentrate sulla geo-diversità. Tale obiettivo è raggiungibile favorendo forme eterogenee di turismo culturale, nella fattispecie di “geoturismo”, mediante l’ideazione di percorsi geo/bio/archeologici (subacquei e costieri), l’uso di ricostruzioni 3D interattive, la creazione piccoli poli museali e, infine, la produzione di documentari, filmati, libri e opuscoli informativi". “La Regione Calabria – ha spiegato l’ing. Cappa nel corso della relazione frutto del lavoro del team del settore A.M.P. Capo Rizzuto diretto dal dott.Pantisano - ha reso meritevole di finanziamento la proposta presentata dall’ente gestore, per le caratteristiche del “sito pilota” individuato da progetto (trattasi del Sito di importanza comunitario, riconosciuto Zona Speciale di Conservazione: “Fondali da Crotone a Le Castella” (IT9320096), ricadente nell’ Amp, con le seguenti caratteristiche: è l’unica ZSC ricadente all’interno dell’AMP “Capo Rizzuto”, unica area marina “nazionale” ad essere stata “instituita” in Calabria e seconda in Europa “per estensione”;. nel panorama regionale è senz’altro la ZSC che in termini storico/geografici, geologici, archeologici e biologici mostra una pluralità di unicità altrove non presenti;. è l’area che allo stato attuale (letteratura scientifica), vanta in Calabria il maggior numero di pubblicazioni sia nell’ambito della geologia marina sia in quello dell’archeologia subacquea; costituisce un laboratorio a cielo aperto in quanto le sue coste sono in continua evoluzione sia per cause naturali che antropiche; l’Ente gestore possiede una ricca banca dati scientifica, che è stata implementata nel tempo con i numerosi studi e monitoraggi realizzati in partenariato con diversi enti pubblici di ricerca (ISPRA, Co.N.I.S.M.a., CNR, Università, Arpacal, Marina Militare, ecc.).Tali studi hanno consentito di acquisire numerosi e interessanti elementi inerenti le caratteristiche geologiche dei fondali, degli habitat e delle specie presenti all’interno della stessa".

Francesco Rizza

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