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Il Marchesato ed i suoi scrittori. Francesco Grano autore di "Cnido".

Aggiornamento: 22 nov 2021

Economicamente è una periferia della periferica Calabria che non riesce, almeno da un paio di secoli, a sfruttare le proprie ricchezze storiche, ambientali, agricole e turistiche che potrebbero rappresentare un vero e proprio volano. Di quelli invidiabili da altri territori nazionali, ma anche calabresi. Se però si ha il coraggio di guardare al di là della polvere, delle incrostazioni e di tutte quelle notizie negative che troppo spesso riempiono le pagine della cronaca; il Crotonese è molto più. Dai Centri sulla Costa ai Borghi dell’ Entroterra e della Presila, il Marchesato può essere visto come una fucina vera e propria i cui un’ampia gamma di intellettuali che dedicano il proprio tempo libero agli approfondimenti culturali ed iniziative che, se ricevessero l’attenzione dovuta dalle Istituzioni o, almeno da una maggiore percentuale della popolazioni potrebbero quanto meno dettare la linea nella programmazione di quelle sane politiche di promozione culturale che, a nostro parere, è una delle cose essenziali che mancano a questo territorio. Dal alcuni lustri, per esempio, a Cotronei opera la Casa editrice “Publigrafic” che da quando ha ampliato le proprie pubblicazioni ed iniziato a pubblicare il quadrimestrale “Il CalabrOne” ormai diffuso in tutte le Province calabresi con un portale web che riceve quotidianamente centinaia di visite è riuscita quanto meno ad unire sotto il proprio logo un’ampia gamma di scrittori; editando un buon numero di libri. Una delle nuove new entry nel catalogo delle pubblicazioni della PubliGRAFIC è “Cnido” approfondita monografia sulla polis greca in Asia Minore nota anche ma non solo per i suoi vini. A pubblicare l’opera Francesco Grano, docente di ruolo di materie letterarie attualmente presso il Liceo scientifico statale “Raffaele Lombardi Satriani”. Cultore di storia greca, Grano è un appassionato storico e ricercatore che conta nel proprio curriculum una pluralità di corsi e master aggiunti alla laurea in Lettere classiche presso l’Unical. “Il lavoro - spiega lo stesso autore nella premessa – è frutto in massima parte dello studio condotto nel corso del conseguimento del dottorato di ricerca in Storia antica ed intende ricostruire nel suo complesso in maniera organica la storia della polis micrastica, facendo emergere via via la fitta trama di relazioni interstatali intessuta dalla città nel suo sviluppo storico”. Grazie alle sue ricerche leggendo la sua pubblicazione arricchita da un’ampia monografia, il lettore può farsi un’idea alquanto approfondita non solo sulla città dell’ Asia Minore ma di tutto quel mondo greco che rappresentò nel Mediterraneo una vera e propria culla culturale in cui si gettarono le basi di quelli che sono stati l’Europa ed Mediterraneo successivi. “Ogni storia – evidenziava, d’altronde, alcuni anni fa’ Luciano Canfora in “Noi e gli Antichi” - è sempre contemporanea, per lo meno finché non possiamo liberarcene. Finora ci siamo liberati non più che della storia degli Ittiti; ma forse, a ben riflettere, neanche di quella”. Se facciamo nostro questo presupposto, il saggio di Grano è un’opera gustosissima. Cnido, colona spartana in Asia Minore era una polis facente parte dell’ Esapoli dorica. Grazie alla sua collocazione geografica ed al suo porto riuscì a svilupparsi economicamente e militarmente, ritagliandosi uno spazio enorme fino a fondare due colonie nel Mediterraneo occidentale: Corciria Melina nell’ Adriatico e Lipara nel basso Tirreno. Dal punto di vista agricolo, importantissima fu la sua produzione di vino grazie ad un prodotto ovunque apprezzato. Entrata a far parte dei territori di Alessandro Magno fu inutilmente assediata da Filippo V e dichiarata libera dopo l’occupazione dell’ Aia minore da parte di Roma. Dall’età arcaica a quella classica, l’avvincente storia di Cnido è stata approfondita in ben 10 capitoli che consentono ai lettori di farsi un’idea abbastanza approfondita di ciò che la polis greca rappresentò nel Mediterraneo, i suoi rapporti con le altre popolazioni come gli Etruschi e fra le altre cose la fondazione della colonia di Lipari polis greca sulle Isole Eolie e quel controllo delle vie commerciali che Cnido riuscì a garantirsi con la fondazione di Corcira Melaina. Con la pubblicazione del lavoro di Francesco Grano si arricchisce la collana dedicata all’antichità della “PubliGRAFIC” a testimonianza di quell’attenzione che la Casa editrice calabrese ha da sempre dedicato alla classicità. Spigolando nelle pubblicazioni che la stessa casa editrice ha posto del mercato, hanno già trattato approfondimenti sul mondo classico “La Monetazione dei Bretti” di Pasquale Attianese, “L’educazione e la filosofia delle donne nell’antica Grecia” di Maria Cristina Lorusso, “Faillo il Pitonico. Il primo eroe d’Occidente” di Gianluca Facente, “Crotone e Capocolonna. Storia, leggenda e tradizione” e “Pitagora” di Luciana Proietto. Tutti libri editi anche con lo scopo di suggerire al Meridione ed al nostro Marchesato di volersi più bene; magari partendo da un maggiore conoscenza di noi stessi.

Francesco Rizza



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