Il Crotonese? diviso pure sulla "Strada del Mare". Cercasi unità non pervenuta.

La strada del mare, conosciute sulle cartine come provinciale 67 è stata inaugurata dopo 17 anni di lavoro, ma sono numerosi e non sempre univoci i commenti sulla stessa opera nei social. "Idealmente - scrive il presidente provinciale Sergio Ferrari - tagliamo questo nastro insieme ed insieme consgnamo alle nostre comunità questa opera, che si inserisce in un piano più ampio di infratturazione del territorio crotonese. Mi riferisco al progetto per il collegamento Crotone Catanzaro, senza dimenticare l'importanza dal punto di vista turistico: questa strada consentirà ai cittadini di Petilia Policastro, Roccabernarda e Mesoraca di raggiungere la Costa e viceversa". Sulla stessa linea il post di Simone Saporito sindaco di Petilia Policastro secondo cui la provinciale 67 "è il simbolo tangibile della rinascita e della ripresa del nostro territorio. Finalmente si accorciano le distanze per una parte dell'entroterra crotonese e per tutto l'Alto Marchesato con Crotone, Città capoluogo di Provincia, sede di tutti gli uffici istituzionali e sede dell'Ospedale più vicino. Certamente, le lungaggini protratte negli anni, così come gli enormi problemi riscontrati sul percorso, anche per la geomorfologia del tracciato, sono notevoli e di difficile condivisione per tutti. La Provincia è ritornata protagonista ed attenta alle problematiche della sua popolazione". Tutto bene, dunque? "Google Maps - osserva Giuseppe Caruso - ancora non riconosce la strada del Marchesato (strada sconosciuta) in realtà sono molti gli anni e molte le persone che hanno lavorato su questo percorso. Stamattina anche il primo autobus. Forse potevano esserci tanti altri tragitti per arrivare, ma per noi che ogni giorno andiamo a Crotone per lavorare é un vero toccasana". I veri problemi non sono però questi. Chi ha organizzato l'iniziativa di inaugurazione ha "dimenticato" qualcosa e qualcuno che nella storia della strada ha speso molto. "Sono contento - scrive, pr esempio, Amedeo Nicolazzi già sindaco di Petilia Policastro e consigliere provinciale - per l'apertura della strada del Petilino, ringrazio tutte le persone che si sono impegnate per ciò, anch'io da consigliere provinciale ho partecipato approvando almeno sette provvedimenti. Quello che mi è dispiaciuto non aver letto nessun commento sul ruolo avuto dall'assessore provinciale Peppe Poerio, mentre prendono meriti persone che nulla hanno fatto e conoscono forse solamente un pochino il tracciato". Sulla stessa linea, il post di Elisa figlia del compianto Giuseppe Poerio che comunque scrive "mi ha fatto piacere ricevere chiamate e messaggi da tanti cittadini che ricordano mio padre, all’epoca Assessore provinciale, che facendo squadra con altri amministratori hanno lavorato per quello che oggi hanno inaugurato altri dopo 20 anni! La corsa alle foto alle interviste ed al taglio del nastro - aggiunge - non ci appartengono, ma non ricevere nessun invito e neanche menzionare l’assessore provinciale Peppe Poerio è al quanto strano… non mi meraviglio perché alcuni non vogliono di proposito ricordarlo, come già successo con l’inaugurazione del polo scolastico…. Ma la popolazione lo sa…d’altronde aprile fa i fiori e maggio ha l’onore”. Sull'arteria stradale si legge anche il sarcasmo di Giuseppe Martino del gruppo social "Crotone deve volare" che, postando una foto, commenta: "ecco la nuova autostrada inaugurata stamane dopo 17 anni.Sono pochi chilometri da percorrere per il momento a 70 km orari,ma fra qualche giorno sicuramente la velocità sarà drasticamente ridimensionata. In ogni caso si eviteranno 200 curve.Conclusa questa grande opera chissà quanto aspetteremo per qualche altra strada provinciale"."Confesso di aver avvertito un tuffo al cuore e una forte emozione quando è stato tagliato il nastro di apertura della strada del Petilino". Ciò è quanto scrive Masino Medaglia, promotore di quel comitato civico che tanto ha lottato per ottenere la stessa strada che aggiunge: "in quello stesso istante ho Idealmente ripercorso il ventennio che ha segnato la mia forte ambizione a lavorare per uscire almeno in parte dall'isolamento stradale del nostro territorio. Mi sono ritrovato alla guida della mia auto mentre contavo le infinite curve che ci separano da Crotone. 256, in media una ogni 5 secondi. Poi alle 11,45 quando il nastro augurale ha toccato terra, in quello stesso istante mi sono fermato". Fatta la strada occorre fare il Crotonese? Troppe, infatti, a nostro parere le divisioni in una popolazione che ha poco da dividersi, oltre alle fragilità dell'ultima Provincia italiana per economia e servizi.
Francesco Rizza