Il comprensivo "Dante Alighieri" di Petilia Policastro ha celebrato la "Giornata della Memoria".

L'Istituto comprensivo "Dante Alighieri" di Petilia Policastro, guidato dalla dirigente scolastica Antonella Parisi, ha onorato il ricordo della giornata della memoria sulle violenze del nazi fascismo nella sala polivalente della "Casa della Cultura" di Petilia Policastro. L'intenso momento di riflessione è stato coordinato dall'insegnante Ortensia Luchetta e vi hanno preso parte le classi quarte e quinte di Petilia centro, le pluriclassi (terze, quarte e quinte) di Paternise e le classi quinte di Foresta e di Camellino oltre ad una delegazione delle scuole secondarie di primo livello di Foresta. Furono un milione e mezzo i bambini e ragazzi ebrei che, al tempo della seconda guerra mondiale, morirono nei vari campi di concentramento come quello di Auschwitz prima dell'arrivo dell'Armata Rossa che, anche in quel triste scenario, ripristinò la democrazia in una Europa devastata da dittature e da fili spinati. Anche per quei bambini, oltre che a tutte altre vittime della violenza nazi fascista, nel 2015 è stata istituita l'appuntamento del 27 gennaio. Partendo da queste idealità, nell'appuntamento policastrese le rappresentanze delle scuole dell'obbligo con un periscopio di disegni, musiche, canti e poesie, sono stati capaci di emozionare e coinvolgere gli adulti presenti. "Il mio ringraziamento - ha dichiarato a termine dell'iniziativa la dirigente scolastica Antonella Parisi - va' innanzitutto ai docenti ed agli alunni delle scuole coinvolte in questa giornata che anche oggi ci hanno regalato ampie emozioni in questo luogo dedicato all'incontro ed al dialogo. Compito della scuola - ha spiegato - è quello di aiutare le nuove generazioni a prendere consapevolezza di quello che furono i momenti della storia, come l'ocausto e le leggi razziali. Infatti, troppo spesso alcuni errori si ripetono". Oltre ai saluti della assessore Carmelina Comberiati, dell'insegnante in pensione Maria Castagnino e dell'ex dirigente scolastica Maria Ierardi che ha ricordato i valori della Costituzione "da amare, rispettare e difendere", un altro contributo al confronto è arrivato dalla dirigente Eugenia Garritani che si è augurata che "il lavoro di questi ragazzi e dei loro docenti non vada disperso, ma raccolto in un quaderno da pubblicare e conservare. Anche questo è salvaguardare la memoria. Ancora oggi - ha ricordato la Gareri - ricordare non basta ma la memoria va interiorizzata e vissuta. Nonostante il sentire comune, infatti, non ci dobbiamo fare solo i fatti nostri, ma sentire nostri anche i fatti degli altri".
Francesco Rizza