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I rifiuti cosentini a Crotone? Per il Tar sono illegittimi.





Una buona notizia per il Crotonese. L’ordinanza contingibile e urgente, con cui il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto aveva disposto nella scorsa estate il conferimento dei rifiuti provenienti dalla provincia di Cosenza presso la discarica di località Columbra, a Crotone, è illegittima. Così ha deciso il Tar calabrese, accogliendo due ricorsi, uno proposto, a tutela della salute pubblica, dal Comune di Crotone e dall’Ambito territoriale ottimale-Rifiuti di Crotone (che riunisce i 27 Comuni crotonesi), rappresentati e difesi dall’avvocato Gaetano Liperoti, e l’altro proposto dalla società Sovreco s.p.a., proprietaria dell’impianto, a tutela di interessi imprenditoriali, con gli avvocati Nico Moravia, Tommaso Filippo Massari e Veronica Anna Tedesco.La sentenza ha annullato l’ordinanza presidenziale n. 46/2021, nonché i relativi provvedimenti attuativi adottati dal Direttore generale del Dipartimento Tutela dell’ambiente ed ha condannato la Regione Calabria al pagamento delle spese in favore dei ricorrenti. "La sentenza del TAR Calabria - a detta di Vincenzo Voce, sindaco di Crotone - è destinata a fare giurisprudenza ed a restituire dignità al sistema di riparto dei poteri in tema di gestione dei rifiuti e segnauno spartiacque fondamentale rispetto al passato in quanto sancisce che la Regione, residualmente a tutt’oggi titolare – nonostante l’istituzione delle ATO – di un potere di regolazione e programmazione sul territorio regionale dell’assetto gestionale sul ciclo dei rifiuti, non può più pretendere di gestire in regime emergenziale ed a colpi di ordinanze le politiche in materia di conferimento dei rifiuti su parte dei territori, mediante decisioni in molti casi irrazionali". A detta dell'avvocato Gaetano Liparoti "la questione venne in parte sopita con un “correttivo” adottato dalla stessa Regione che ridusse i costi di smaltimento, ma il danno ambientale in termini di volumi consumati nella discarica crotonese si era ormai prodotto. E così, all’udienza del 19 gennaio scorso, abbiamo insistito, come Comune e Ato-Rifiuti di Crotone, perché venisse accertata l’illegittimità di un provvedimento che viola i principi di autosufficienza e di prossimità, fissati dal Codice dell’ambiente. Anche al fine di scongiurare che simili scelte vengano reiterate in futuro e affinché la Regione si attivi, anche sostituendosi agli Enti inadempienti, perché il sistema di smaltimento rifiuti in Calabria sia territorialmente equilibrato".

Francesco Rizza .



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