Gimaglione. Ne discute il 22 il Consiglio comunale crotonese.
Aggiornamento: 23 nov 2021

Si riunirà il 22 novembre prossimo alle 15.30, il Consiglio comunale crotonese per discutere la la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali pericolosi che la regione Calabria ha nuovamente proposto di realizzare in località Giammiglione. Contestualmente sarà discussa anche la bonifica di quella che è stata l’area industriale trasformatasi nei lustri in una polveriera di veleni sotterrati anche nel centro cittadino, compreso nel castello di Carlo V. Come succede ogni volta gli uffici della Regione si trovano in difficoltà per la mala gestione dello smaltimento dei rifiuti, ecco concretizzarsi l’attenzione regionale nei confronti del Crotonese dove opera da più anni ed è in difficoltà per i numerosi rifiuti gestiti la discarica di “Columbra”. Lo scorso 29 settembre la Connferenza dei Servizi ha dato il proprio parere di compatibilità da un progetto proposto già alcuni anni fa’ da un’azienda abruzzese. Allora Conferenza dei Servizi si è espressa positivamente dopo che il Consiglio di Stato, lo scorso 22 aprile, aveva bocciato la pronuncia del Tar di Catanzaro che, a febbraio 2020, aveva rigettato l'istanza della società “Maio Guglielmo Srl”, che chiedeva l'annullamento del diniego disposto dalla Regione, alla realizzazione di un impianto per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi che nella proposta si sarebbe dovuto realizzare in località Giammiglione a nord dell’abitato. Già nelle settimane scorse un’ampia percentuale della popolazione crotonese aveva espresso nuovamente la propria contrarietà alla costruzione della discarica. Anche il sindaco Vincenzo Voce si è fermamente opposto “Da sindaco e da cittadino respingo fermamente l’ipotesi di realizzazione della discarica. E per quanto ci riguarda faremo di tutto per opporci. Non abbiamo bisogno di discariche di rifiuti pericolosi. La città di Crotone ha subito già tanto. Milioni di tonnellate di rifiuti sono stati destinati qui da noi. Ora basta. E se l’intenzione è quella di realizzare un discarica per ospitare i rifiuti della bonifica, il programma di bonifica ha previsto che i rifiuti vadano fuori città. E’ vergognoso venire a proporre a Crotone con la disastrosa situazione ambientale che viviamo la realizzazione di una discarica di rifiuti pericolosi. Per quanto mi riguarda non si farà” ha detto il sindaco nel corso della riunione”. L’opposizione dell’amministrazione non è stata solo di natura etica ma anche tecnica. Il Comune ha, infatti, chiesto alla Struttura Tecnica di Valutazione della Regione se fosse stato considerato il vincolo opposto nel 2020 dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale. Contrario da sempre alla nuova discarica Iginio Pingitore già sindaco di Scandale e attualmente Capogruppo consiliare Stanchi dei Soliti nell’ Assise pitagorica che lamenta anche i gravi ritardi che si registrano bonifica di quella che è stata l’area industriale che spetterebbe all' Eni. “L'Eni – lamenta Pingitore - per disinquinare un sito ne inquina un altro: Gimaglione. Ecco che razza di ragionamento dobbiamo sentire dalla multinazionale Eni. Dopo che ha sfruttato il territorio crotonese per 45 anni ora vuole lasciare in loco i rifiuti prodotti. La "povera" azienda non può spendere troppi soldi per smaltire le scorie, così questi arroganti dirigenti per avviare la bonifica vogliono un altro pezzo di territorio da adibire a discarica. Ecco perché il mio monito contro la discarica non può passare inosservato, soprattutto dagli abitanti di questa Provincia”.
Francesco Rizza