Fondi contro il disagio idrogeologico, nulla per Petilia. La colpa? Ovviamente del cronista.

Buone nuove per 8 Comuni del Crotonese relativamente ad opere pubbliche di messa in sicurezza del territorio e degli edifici a cura del Ministro degli Interni. Complessivamente 9.343.000 euro sono stati destinati alla provincia di Crotone fra i territori di Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, Strongoli, Cotronei, Cirò Marina e Cutro. Quasi tutti i fondi saranno spesi per mitigare il rischio idrogeologico di cui soffre la nostra Provincia. Fra i Comuni che non hanno ricevuto finanziamenti c'è Crotone, ma anche Petilia Policastro che, dal punto di vista idrogeologico, è fra i territori più fragili della Provincia; anche a causa di quella anomia urbanistica che nella Cittadina dell'Alto Marchesato Crotonese si è registrata fra la fine degli anni '60 ed i primi anni' 90. QUESTA LA NOTA con cui, senza colpevolizzare nessuno avevamo pubblicato giorni fà. A detta dell'Amministrazione comunale Petilia non ha partecipato al bando perché l'avviso ministeriale sanciva che: "Non possono presentare la richiesta di contributo i comuni che risultano beneficiari, per la graduatoria dell’anno 2021, dell’intero contributo concedibile per fascia demografica". Nello stesso post, però, "Petilia Rinasce" intervenendo sul proprio profilo davvero non riesce a lasciare da parte la propria faziosità ed aggiunge : "Come al solito la faziosità o la mancanza di professionalità dello pseudogiornalista non lo hanno portato ad informarsi prima di pubblicare un articolo palesemente falso, privo di connessione con la realtà dei fatti e palesemente diffamatorio, e di nuovo il nostro eroe ha fatto una magra figura". Da parte mia rigetto questi toni, non accetto lezioni di professionalità e non mi ritengo un pseudo giornalista essendo iscritto regolarmente ad un albo professionale dal 1999 quando alcuni attuali imberbi Amministratori avevano smesso da poco di camminare a gattoni. Non riesco ad essere tranquillo. Per i numerosi progetti già finanziati che non si riesce, non certo per colpa mia, a fare partire, ma particolarmente per quell'accredine che nell'attuale gestione della cosa pubblica si registra nei confronti dei cittadini non allineati al pensiero dominante.
Francesco Rizza