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Dantedì a San Giovanni per ricordare Gioacchino.


Lo studio della figura e del messaggio di Gioacchino da Fiore nel Liceo rappresenta una frequentazione costante, riconosciuta anche dal primo posto in un concorso bandito tempo fa sull'abate florense. In occasione del Dantedì, venerdì 25 marzo, alle ore 9, nella Chiesa abbaziale florense si terrà una iniziativa culturale promossa dal Centro internazionale di studi gioachimiti e dai Licei di San Giovanni in Fiore. Dopo i saluti di don Battista Cimino, custode dell'Abbazia, e della dirigente scolastica Angela Audia, i lavori saranno presentati dall'arch. Giovanni Belcastro. I giovani studenti del Liceo Artistico interpreteranno i ruoli di Dante e Beatrice, riproponendo costumi d'epoca. I ragazzi e le ragazze del Liceo Classico leggeranno il Canto II dell'inferno, il canto V del Purgatorio, il canto XXXIII del Paradiso, accomunati da un simbolismo che verrà illustrato dalla prof.ssa Militerno nel suo intervento. Il prof Giuseppe Barberio parlerà di "Gioacchino, Dante e la filosofia". Nelle conclusioni il presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti, Giuseppe Riccardo Succurro, si soffermerà su un concetto caro a Marjorie Reeves, la più grande studiosa gioachimita: "il debito culturale di Dante verso Gioacchino da Fiore". L'evento sarà moderato dal Vicepresidente del Centro, Saverio Basile.



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