Crotone: il tentativo di sfiduciare il sindaco della minoranza, compatta la maggioranza.

La sfiducia del sindaco crotonese Vincenzo Voce? A detta dei consiglieri di maggioranza Antonella Passalacqua, Domenico Ceraudo, Paola Liguori, Paolo Acri, Giada Vrenna, Santo Vincenzo Facino, Dalila Venneri, Floriana Mungari, Alessandro Manica, Chiara Capparelli, Iginio Pingitore, Nicola Corigliano, Ginetta Tallarico, Domenico Lo Guarro un semplice pezzo di carta sostanzialmente sbagliato. Almeno formalmente. Lo stesso documento, si ricorda in un comunicato stampa, è stato. Definito dalla stessa minoranza dapprima una richiesta di sfiducia e quindi un documento interno con il "balletto" della tredicesima firma. "La decisione del sindaco di presentare un esposto - a detta degli esponenti di maggioranza - in questo caso è ineccepibile. E le continue contraddizioni, espresse anche a mezzo stampa, confermano che è stato tutto poco chiaro. Non ne escono bene i consiglieri di minoranza da questa vicenda che evidenza approssimazione, superficialità, scarso senso di responsabilità nell’interpretare il ruolo che i cittadini hanno loro assegnato. L’altro aspetto, al di là della forma, sono i numeri che parlano chiaro. La maggioranza in Consiglio Comunale ha dimostrato di essere compatta. La minoranza dentro e fuori l’aula ha dimostrato di non esserlo". Entrando nel merito della sfiducia nei confronti del sindaco Voce, i Consiglieri di maggioranza evidenziano come "il sindaco nella conferenza stampa di fine anno ha ampiamente illustrato il lavoro che si è compiuto e quali sono le prospettive per il 2022. L’irresponsabilità di voler interrompere un percorso di rinnovamento, tra l’altro senza avere i numeri, è palese così come il voler riconsegnare la città nelle mani di un commissario. Ricordiamo, a tal fine, che l’attività di un commissario è finalizzata a traghettare l’ente a nuove elezioni e pertanto sarebbe pressoché impossibile partecipare ai bandi connessi al PNRR, il che, in questo caso, non desterebbe lo stupore di chi allude continuamente ai “finanziamenti persi”. Ricordiamo, sempre a tal fine, che è improbabile che un commissario avvii un piano di assunzioni che in un solo anno ha superato le cinquanta unità, che avvii la raccolta differenziata o il rilancio delle strutture sportive, relegate ai margini da chi oggi si pone come l’alternativa.Auspichiamo, anche se con molte perplessità, che il confronto possa ritornare sereno per il futuro nell’interesse della comunità cittadina ma nelle sede opportuna che è la Casa Comunale. Per quanto ci riguarda continueremo ad andare avanti, compatti in questo senso, con l’impegno di sempre".