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Concerto di Teresa Merante a Casali del Manco: c'è chi dice di no. "Inneggia alla mafia".





Ancora polemica, in Calabria, intorno a cantanti di musica folk che, con i propri testi, inneggerebbero alla mala vita veicolando, messaggi lontani mille miglia dalla legalità e dal rispetto delle Istituzioni schierandosi, più o meno apertamente, con la 'ndrangheta. Dopo un' analoga polemica relativa ad un musicista del Crotonese che con le proprie note avrebbe valorizzato l'antistato, una nuova polemica si registra in queste ore nel Cosentino. Domani 17 aprile, infatti, dovrebbe svolgersi nel Comune di Casali del Manco in occasione della festa di Santa Maria di Pedace un concerto di Teresa Merante e col patrocinio del Comune. Nella sua recente storia musicalebla Merante ha un video che aveva avuto quasi 4 milioni di visualizzazioni, “U latitanti”, dopo polemiche che avevano coinvolto anche la Puglia (visto che la musica era di un brano tradizionale salentino), alla fine è stato rimosso dalla rete. Altri titoli emblematici di canzoni del suo repertorio sono “Malandrini cunfinati”, “L’omu d’onori”, “Il Capo dei capi”, “Pentiti e ‘nfamità”. "Sicuramente sconosciuta ai più - si legge in una lettera aperta a cura del movimento "Voci in Cammino" indirizzata all'Amministrazione comunale - la cantante è assurta ai (dis)onori della cronaca per i suoi testi che paiono strizzare l’occhio agli ambienti della criminalità organizzata calabrese. Un’Amministrazione comunale che offre il patrocinio ad un evento pubblico deve assicurarsi di non veicolare valori e messaggi negativi. I nostri giovani – si legge nella lettera aperta – ascolteranno queste canzoni, memorizzeranno questi testi, acquisiranno un esempio assolutamente inopportuno. Il tutto con il beneplacito dell’istituzione comunale, la quale al contrario dovrebbe educare ai valori dell’antimafia in linea con il dettato costituzionale e con lo stato di diritto". A schierarsi al fianco de "Voci in Cammino" il deputato di "Alternativa" Francesco Sapia che dichiara di trovare incredibile "che il Comune di Casali del Manco rinneghi la propria storia politica e culturale e patrocini il concerto di Teresa Merante, nel cui repertorio figurano brani di promozione della cultura mafiosa e di odio nei confronti degli uomini della polizia, con versi che addirittura incitano all’assassinio degli stessi tutori della legge. Sulla vicenda - aggiunge - vorrò verificare, anche in sede ministeriale, se il patrocinio comunale possa considerarsi in questo caso legittimo e intoccabile. Nessuna Amministrazione pubblica dovrebbe poter patrocinare e in qualunque modo pagare un concerto tenuto da un cantante che tra l’altro veicola messaggi contrari alla legalità e al senso dello Stato. Mi auguro – conclude Sapia – che l’amministrazione di Casali del Manco non faccia rivoltare nella tomba Rita Pisano, Fausto Gullo e tutte le persone del territorio che sono morte portando nel cuore ideali e valori di una nobilissima tradizione politica".

Francesco Rizza


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