Attenzione degli Enti al nuovo CCNL. Lo chiede la CGIL Area Vasta.
Gli locali, in occasione della predisposizione del bilancio 2023, si impegnino nell'istituzione di capitolo di spesa per finanziare le necessarie ed opportune riqualificazioni dei dipendenti, oltre a prevedere nuove immissioni di personale, con l’obiettivo conseguente di ampliare e migliorare la gamma dei servizi offerti alla cittadinanza attraverso anche le necessarie attività di formazione del personale". È questa la richiesta di Franco Grillo e Nicola Belcastro, rispettivamente segreto generale e coordinatore funzioni pubbliche della d Cgil Area Vasta inviata negli scorsi giorni ai Sindaci dei territori delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia rappresentando l’esigenza di dare concreta ed immediata attuazione a quanto previsto nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni Locali. Nella nota si ricorda come il nuovo CCNL “impone un nuovo sistema di classificazione ed inquadramento del Personale dipendente”, oltre a "persegue la finalità di fornire agli Enti uno strumento innovativo ed efficace di gestione del Personale e, contestualmente, agevole un percorso incentivante di sviluppo professionale” e, quindi, sollecita le Amministrazioni locali e il Sindacato nel mettere in campo capacita relazionali sempre più innovative con l’obiettivo di riqualificare il personale, molte volte non valorizzato, oltre a completare i processi di stabilizzazione con inquadramenti adeguati del personale, mettendo in campo la previsione di nuove immissioni di personale all’interno del comparto delle funzioni locali (considerato che l’esodo pensionistico ha ridotto, in modo significativo, i dipendenti impiegati nella erogazione dei servizi ai cittadini). A detta della Cigl, il nuovo contratto delle funzioni locali offre questa possibilità di crescita e valorizzazione del Personale, soprattutto in fase di prima applicazione, dove si dà la possibilità di avviare un percorso di pogressione mediante procedura valutativa. Secondo Franco Grillo, infatti, “la procedura comparativa è utile alla riqualificazione del Personale, ma è altrettanto necessaria agli Enti per costruire un’organizzazione dei servizi ancora più qualificati, funzionali e coerenti.
Francesco Rizza