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Assemblea romana dell'Api: Crotone è stata presente.




Una rappresentanza della Provincia crotonese ha preso parte giorno 11 maggio all'ultima assemblea convocata dal presidente dell'unione province italiane. All’assemblea hanno, infatti, partecipato il presidente Sergio Ferrari con il suo vice Giuseppe Fiorino e la consigliera Teresa Ferrazzo. Nel corso dell'incontro è stata dedicata attenzione alla bozza di disegno di legge delega, predisposta dal Governo, che interviene sul TUEL e revisiona la Legge 56/14, in particolare rispetto agli organi e alle funzioni delle Province. Il testo che è stato elaborato dal Ministero dell’Interno permette alle Province di compiere un primo significativo passo in avanti verso una revisione più complessiva e strutturale. Occorre un’accelerazione da parte del Governo, che deve approvare quanto prima in Consiglio dei Ministri il testo, in modo che possa iniziare la discussione in Parlamento. L'assemblea, inoltre, è stata l'occasione oggi per il presidente esidente Ferrari per incontrare il direttore generale nerale Piero Antonelli, al quale sono state illustrate le problematiche finanziarie che riguardano l’Ente crotonese e sono state pianificate e condivise azioni da mettere in campo nel breve e medio periodo. Da un comunicato stampa si apprende che appena sarà conclusa l'attività di duo diligence finanziaria in corso e richiesta dal Presidente Ferrari, si procederà con un incontro tecnico-operativo con gli esperti UPI per verificare e valutare in modo compiuto la situazione e decidere insieme le azioni da intraprendere per avviare il percorso di risanamento finanziario dell’Ente. “Operatività e risorse finanziarie – ha sottolineato Ferrari – sono gli obiettivi ai quali puntare nel breve periodo ed è per questo che è indispensabile imprimere un’accelerata all’iter legislativo per la riforma del TUEL. Il ruolo svolto dalle Province nei territori è decisivo, gli Enti sono chiamati a fare da coordinamento, da collante tra le comunità, le amministrazioni locali ed i governi regionale e nazionale. Un raccordo che si fonda sulla conoscenza dei bisogni, delle caratteristiche e specificità economiche, sociali e culturali, ed è per questo che devono avere a disposizione gli strumenti normativi e finanziari per operare e per farlo in modo efficace”.


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