Al via in Sila il programma "pastori custodi del Parco".

Avviata nel Parco Nazionale della Sila la seconda edizione del progetto del “Pastore Custode” promosso dallo stesso Ente e dal Gal Kroton con il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria. Per il secondo anno consecutivo, saranno proprio i sui pastori che cononoscono benissimo l'Altopiano calabrese a prendersene cura, aiutandolo anche quegli incendi per i quali il 2021 è stato veramente un anno orribile. Ad esprimere la soddisfazione dello Stato e della popolazione una buona girandola di rappresentanti istituzionali. "Anche quest'anno, i nostri boschi avranno i loro custodi, delle vere e proprie sentinelle che sorveglieranno il nostro altopiano attuando un'opera di prevenzione e tutela ambientale. Nel l2021 i risultati sono stati ottimi, ed è per questo che riparte tale progetto, che ha il duplice obiettivo di valorizzare la figura del “pastore custode”. Con questo entusiasmo il presidente del Parco Nazionale della Sila Francesco Curcio ha spiegato l'iniziativa cui ha preso parte anche Natale Carvello del Gal crotonese secondo cui "il progetto si ripete anche per questa annualità, e rappresenta un buona pratica di. valorizzazione e promozione del contesto naturalistico, storico e culturale delle tradizioni, segno che ognuno di noi ha la responsabilità di non abbandonare questi boschi,. impegnandosi per la loro tutela e conservazione, educando le future generazioni al rispetto del territorio".Sinergia, amore per il territorio e per la comunità silana sono state al centro degli interventi. del presidente Apz Calabria Franco Barretta, del presidente Ara Calabria Michele Colucci e del presidente regionale della CIA Nicodemo Podella, che hanno, tra l'altro, sottolineato. l'impegno e il sacrificio che gli allevatori mettono ogni giorno nel loro lavoro e nella salvaguardia dell'ambiente. Per Rosaria Succurro, presidente della Provincia cosentina e sindaco di San Giovanni in Fiore, quello fra la Sila ed i suoi pastori è "un legame con il territorio intenso e forte che si traduce in valorizzazione e testimonianza della bellezza della Sila che emerge dal patrimonio naturalistico, ma anche dal patrimonio umano, ed insieme rappresentano un valore inestimabile non solo per l'altopiano, ma per tutta la nostra regione"."Pastore Custode", è un progetto sostenuto appieno dalla Regione Calabria, ad affermare tale vicinanza ieri erano presenti all'evento il direttore generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo e l’assessore regionale all’Agricoltura e alla. Forestazione Gianluca Gallo, che ha concluso l'evento con un appassionato intervento. "I risultati dello scorso anno sono incoraggianti, siamo riusciti a salvaguardare il territorio. La Regione ha subito riconosciuto il valore di tale progettualità e dell'intuizione del Presidente. dell'Ente Francesco Curcio riconoscendo nel pastore custode una figura importantissima, di cura e salvaguardia del nostro territorio. Gli allevatori, ogni giorno, con il proprio lavoro, continuano a raccontare la Sila e la Calabria tutta, e designare le strade delle future generazioni. Per tale ragione stiamo costruendo politiche e misure dedicate proprio al "Pastori Custodi della Biodiversità", per donare all'agricoltura e all'allevamento calabrese un nuovo futuro".
Francesco Rizza